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Questo numero di Parol si interroga sulle differenze tra le culture nel loro potere di strutturare le identità di cose e persone: Pietro Giordan, L'estetica in Cina: verso il pluralismo critico; Roberta Bolelli e Adelfo Zaccanti, Il ritorno della Sfinge ovvero come e qualmente una teoria errata della comunicazione ci seppellirà: intorno (e dentro) a una mostra di Nanni Menetti; Renzo Principe L'Angelo sterminatore: Luis Buñuel nell'interpretazione di Gilles Deleuze; Roberto Di Cecco, Callida junctura: l'oggi nel passato: intervista al maestro Adriano Guarnieri; Nanni Menetti, A che punto siamo con l'arte?; Renato Barilli, Un "figlio d'arte" in regola coi nostri tempi; Giorgio Cortenova, Un bel "figurale" d'artista!; Sandro Parmiggiani, Nella memoria, il lievito del segno; Eugenio Riccòmini, Pozzati: da un lontano incontro; Claudio Spadoni, La pera è la pera; Pietro Bellasi, Ahimè, sono rimasto a Bologna! Per fortuna!; Lorenza Mazzei, Da che cosa dipende l'artisticità di un'opera? Quattro voci (Danto, Fish, Goodman, Nanni) per un confronto.